Rotonda di Matassino, lavori infiniti: “Il ponte resta sempre un imbuto”

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Rotonda di Matassino, lavori infiniti: “Il ponte resta sempre un imbuto”

I lavori per allargare la rotonda di Matassino non sono ancora ultimati, a 7 mesi dalla scadenza prevista. Il Movimento 5 Stelle chiede spiegazioni ai sindaci dei 3 Comuni interessati. Il progetto prevede un nuovo braccio stradale, ciclopedonali protetti e una nuova illuminazione a LED.

Sono passati sette mesi dalla annunciata e attesa ripartenza dei lavori per allargare la rotonda di Matassino e che si sarebbero dovuti concludere a fine 2023. La scadenza è passata e ancora non sono ultimati. Il Movimento 5 Stelle chiede lumi ai sindaci dei tre Comuni interessati (Figline Incisa, Reggello e Castelfranco Piandiscò).

L’obiettivo del cantiere, finanziato da Autostrade come opera compensativa per la terza corsia, è incrementare la capacità di smaltimento del traffico e la sicurezza delle manovre. Gli interventi nel quarto lotto della variante alla SR 69 prevedono un nuovo braccio stradale: consentirà a chi arriva da Figline verso il Valdarno aretino di avere una viabilità alternativa a quella attuale, senza l’immissione obbligata nella rotonda. “Questa parte cruciale – dicono i grillini – è ancora in fase di lavorazione. Il traffico e le code invece di diminuire sono aumentate e il ponte resta sempre un imbuto”. Saranno realizzati anche dei percorsi ciclopedonali protetti rialzati rispetto al piano viabile, un raccordo ciclabile tra via Toti e via Amendola, un nuovo sistema di smaltimento delle acque e una nuova illuminazione a Led. Il primo annuncio del progetto, ricordano ancora i 5 Stelle, fu lanciato addirittura nel 2011. “Ora contiamo che i lavori vengano terminati il prima possibile. Speriamo vivamente che nell’appalto dei lavori ci siano penali per il ritardo della fine dei lavori a carico della ditta, oppure, se i ritardi dipendono dai versamenti di pagamento dei lavori, dobbiamo solo ringraziare i nostri amministratori”.

Fonte: LA NAZIONE